Le ultime notizie sulla coltivazione delle perle a Tahiti

Sabato 12 Giugno 2004

Situazione dell’Allevamento di Ostriche Perlifere a Labbra Nere nelle Isole Marshall


La perlicoltura è oggi una delle principali fonti di reddito acquacole della Repubblica delle Isole Marshall, subito dopo la maricoltura del tridacna. L’ostrica perlifera a labbra nere (Pinctada margaritifera) è presente in alcuni atolli selezionati, dove viene sfruttata a fini commerciali.

Attualmente si contano quattro aziende perlicole in attività nel paese, abbastanza fiorenti da prevedere un’espansione della produzione. L’interesse per questo settore è in crescita, con diversi nuovi imprenditori che manifestano la volontà di investire in questa promettente filiera.

Una Sfida Maggiore: la Carenza di Stock Naturale

La principale minaccia per lo sviluppo sostenibile della perlicoltura nella regione resta la scarsità di stock naturali di ostriche perlifere. Studi precedenti indicano che lo stock attuale non può sostenere a lungo termine un’industria commerciale e che esiste un rischio elevato di esaurimento totale.

Le esperienze realizzate a partire da seme naturale prelevato in diversi atolli si sono rivelate poco concludenti.

Una Svolta con la Produzione in Schiuditoio

Questo problema è stato in gran parte risolto grazie alla messa a punto di tecniche di allevamento in schiuditoio su scala commerciale, che permettono oggi di produrre seme per l’intera filiera.

Consapevoli del potenziale della perlicoltura come fonte principale o complementare di reddito per la popolazione locale, le autorità pubbliche incoraggiano la creazione di piccole imprese perlicole per diversificare l’economia e ridurre la dipendenza dal copra.

Vengono inoltre implementati sistemi di gestione sostenibile per preservare le risorse alieutiche.

Prospettive

Questa monografia presenta un quadro preciso dello stato della perlicoltura nelle Isole Marshall e delinea le prospettive di sviluppo per gli anni a venire, sottolineando il ruolo strategico di questa attività nell’economia dell’arcipelago.

Giovedì 3 Giugno 2004

Panoramica Generale della Perlicoltura in India


Fin dai tempi più antichi, l’India è rinomata per la bellezza delle sue perle naturali. Il paese dispone di un’abbondanza significativa di ostriche perlifere, in particolare l’ostrica akoya (Pinctada fucata), presente nel Golfo di Mannar, nella Baia di Palk e nel Golfo di Kutch.

Questa specie viene spesso confusa con Pinctada radiata, una confusione frequente ma errata. L’ostrica perlifera a labbra nere (Pinctada margaritifera) è invece localizzata nelle isole Andaman e Nicobar.

Gli Inizi della Perlicoltura Moderna

La perlicoltura sperimentale è stata tentata per la prima volta in India all’inizio degli anni ’70, su iniziativa del Central Marine Fisheries Research Institute (CMFRI), presso il suo centro di Tuticorin, sulla costa sud-orientale del paese.

Nel 1972, il CMFRI ha prodotto le sue prime perle coltivate, segnando l’inizio ufficiale di questa industria in India. Successivamente, l’istituto ha perfezionato le tecniche di schiuditoio per l’allevamento di P. fucata (1982) e poi di P. margaritifera (1987).

Un Settore in Espansione

Una volta standardizzate le tecniche di allevamento in mare e di produzione delle perle, imprenditori privati e associazioni di villaggio lungo le coste indiane hanno iniziato ad avviare attivitĂ  di perlicoltura, aprendo la strada a un vero sviluppo economico locale.

Innovazioni Recenti

Questa monografia ripercorre brevemente l’evoluzione della perlicoltura indiana e menziona le innovazioni recenti, come lo sviluppo della perlicoltura a terra, che potrebbe diversificare ulteriormente la produzione.

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