Lunedì 12 Marzo 2007
Produzione di Individui Triploidi dell’Ostrica Perlifera <em>Pinctada margaritifera</em> in Polinesia Francese
La sterilità e la crescita più rapida degli individui triploidi, comunemente utilizzati in acquacoltura, rappresentano un interesse fondamentale per la filiera della perlicoltura. Il loro impiego potrebbe ridurre il ciclo di allevamento e facilitare le operazioni di innesto.
Esperimenti volti a produrre ostriche triploidi mediante l’uso di citocalasina B sono stati condotti presso l’hatchery del Servizio di Perlicoltura dell’atollo di Rangiroa e presso la stazione di acquacoltura dell’IFREMER situata a Vairao (Tahiti).
Analisi della Ploidia e Allevamento Larvale
Gli zigoti e gli embrioni, colorati con Hoechst 33258, sono stati osservati tramite epimicroscopia per determinarne la ploidia. Le larve sono state allevate secondo le tecniche sviluppate presso l’hatchery di Rangiroa. Per la fase di fissazione, sono stati immersi collezionatori artificiali nelle vasche contenenti le larve di ostriche.
Dieci giorni dopo, i collezionatori contenenti i giovanili sono stati sospesi a una filiera nella laguna per la fase di crescita, della durata di tre mesi fino a un anno. Questa fase ha permesso di studiare la cronologia dello sviluppo embrionale.
In media (n = 17), l’espulsione del primo globulo polare è avvenuta 12,2 minuti dopo la fecondazione. Il secondo globulo polare è stato espulso dopo 27,3 minuti e lo stadio a due cellule è apparso dopo 55,5 minuti.
Risultati Ottenuti
Nel 2003, gli esperimenti per trattenere il secondo globulo polare hanno permesso di ottenere il 95% di embrioni triploidi prima della prima divisione cellulare. Il tasso di sopravvivenza allo stadio di larva a cerniera destra ha raggiunto il 65% nelle larve diploidi di controllo.
Fino al 40% delle larve presentava anomalie morfologiche, ma queste non hanno avuto un effetto significativo sui tassi di crescita o sopravvivenza.
Dopo un anno, campioni di branchie sono stati analizzati per confermare la ploidia. Risultato: il 98% degli individui trattati era triploide, con soli due giovanili su 130 rimasti diploidi.
Il diametro medio era di 59,9 mm per le ostriche triploidi e di 63,9 mm per i controlli diploidi, probabilmente a causa della maggiore densità di giovanili triploidi nei collezionatori.
Prospettive
La crescita e lo sviluppo gonadico osservati dopo due mesi di trattamento in hatchery sono dettagliati in questo articolo. Questi risultati confermano il potenziale delle ostriche triploidi per migliorare la produttività e l’efficienza della perlicoltura polinesiana.
