Negli ultimi anni, la coltura e la disponibilità di microalghe tropicali utilizzate per nutrire i bivalvi hanno conosciuto progressi significativi. Questo studio analizza il valore nutritivo di sette specie di microalghe tropicali (< 9 µm), suddivise in tre categorie: due diatomee (Chaetoceros muelleri e Chaetoceros sp.), tre flagellate bruno-dorate (Isochrysis sp., Pavlova salina e Pavlova sp.), una flagellata verde (Micromonas pusilla) e un’alga coccoide non identificata (CS-126).

I ricercatori hanno determinato il contenuto di carboidrati, lipidi, proteine e la composizione in acidi grassi per valutare il loro impatto sulla crescita larvale.

Sperimentazione sulle Larve

Ogni specie di microalga è stata somministrata individualmente a larve di Pinctada margaritifera allo stadio veliger D e successivamente allo stadio veliger umbo.

I risultati hanno mostrato che le larve nutrite con Pavlova sp. (CS-50) presentavano il miglior tasso di sopravvivenza dopo dieci giorni. La crescita del guscio più marcata è stata osservata nelle larve nutrite con Pavlova sp. (CS-50) e Pav. salina.

Le microalghe sono state raggruppate in tre categorie in base al loro effetto sulla crescita allo stadio D :

• Pav. salina e Pavlova sp. : crescita nettamente superiore rispetto agli altri trattamenti.
• Isochrysis sp., C. muelleri e M. pusilla : crescita migliore rispetto alle larve non nutrite.
• Chaetoceros sp. e CS-126 : crescita equivalente alle larve testimone non alimentate.

La crescita delle larve allo stadio veliger D era fortemente correlata al contenuto di carboidrati, lipidi, proteine e alla percentuale di acidi grassi polinsaturi, in particolare DHA (r = 0,829 ; P = 0,021).

Seconda Fase dell’Esperimento

Nella seconda fase dell’esperimento, la sopravvivenza delle larve allo stadio umbo (comprese le testimoni non nutrite) non mostrava differenze significative tra i trattamenti dopo otto giorni di allevamento (P < 0,05).

Le larve nutrite con Pavlova sp. e Pav. salina hanno mostrato i più alti tassi di crescita, anche se le differenze rispetto a quelle nutrite con TISO e C. muelleri non erano statisticamente significative (P > 0,05). Le larve nutrite con M. pusilla, Chaetoceros sp. e CS-126 hanno presentato una crescita paragonabile a quella delle larve testimone (P < 0,05).

Una Prima Analisi Completa

Questo studio rappresenta la prima analisi esaustiva del valore nutritivo delle microalghe tropicali per l’alimentazione delle larve di P. margaritifera.

I risultati ottenuti permetteranno di sviluppare tecniche di allevamento larvale più efficaci e di identificare le microalghe più adatte a ciascuno stadio di sviluppo delle ostriche perlifere.