Sabato 21 Marzo 2009
Sebbene recente a Zanzibar, la perlicoltura dimostra come la ricerca scientifica possa sostenere progetti al tempo stesso ecologici ed economicamente sostenibili.
Nel 2006, Maria Haws (Università delle Hawaii) e Narriman Jiddawi (Institute of Marine Science – IMS) hanno avviato gruppi di donne della penisola di Fumba alle tecniche di coltura perlifera.
Il progetto Sustainable Coastal Communities and Ecosystems, finanziato dall’USAID, ha permesso all’Associazione delle Scienze Marine dell’Oceano Indiano (WIOMSA), all’IMS e ai loro partner di collaborare con gruppi di donne in quattro villaggi vicino alla Baia di Menai per promuovere la coltura della mezza perla (mabé).
Prima di questo progetto, queste donne coltivavano alghe, lavoravano la terra o raccoglievano conchiglie per un reddito mensile medio di soli 40-50 USD, al prezzo di 5-7 giorni di lavoro alla settimana.
Primi risultati promettenti
Nel gennaio 2007, un lotto sperimentale di 94 ostriche Pteria penguin è stato innestato per produrre delle mezze perle. Ogni ostrica ha ricevuto da due a tre nuclei emisferici prima di essere collocata in sacche sospese a una zattera a quattro metri di profondità , vicino a Bweleo.
Dopo un anno, l’operazione ha permesso di ottenere 28 mezze perle di alta qualità . Diverse sono state vendute all’asta durante una cena di gala organizzata a febbraio al Palace Museum. Questa vendita, co-organizzata dalla WIOMSA e dall’IMS e condotta da N. Jiddawi e A. Mmochi (IMS), è stata inaugurata dalla Ministra della Condizione Femminile e della Gioventù, Asha Abdulla, e ha permesso di raccogliere 3.600 USD.
Verso una commercializzazione turistica
Alcune delle perle rimanenti sono state montate su argento o su oro e saranno proposte in vendita ai 100.000 turisti che visitano Zanzibar ogni anno, aprendo così la strada a una nuova fonte di reddito sostenibile per le comunità locali.
Domenica 15 Marzo 2009
Le vendite all’asta internazionali di perle organizzate a Hong Kong nei mesi di febbraio e marzo 2008 hanno registrato buoni risultati, nonostante l’atteggiamento più prudente degli acquirenti di fronte alle preoccupazioni legate alla crisi dell’economia statunitense.
Vendita PASPALEY: stabilità per le perle di alta gamma
Secondo Yoshihiro Shimuzi, presidente di Hosei Co. Ltd. (Kobe), i prezzi delle perle più pulite e di qualità superiore sono rimasti stabili, confermando una domanda sostenuta. Al contrario, le perle macchiate o di qualità inferiore hanno registrato un leggero calo.
Leung SikWah, presidente di Cogent Trading Co. Ltd. e co-organizzatore della vendita, osserva che gli acquirenti adottano una strategia attendista a causa dell’incertezza economica: « Nessuno sa cosa accadrà nei prossimi tre o sei mesi. Con la crisi dei subprime e il crollo delle borse, gli acquirenti comprano solo lo stretto necessario ed esitano a costituire scorte. »
Durante i tre giorni della 38ª Vendita all’Asta di Perle Paspaley, sono state vendute 148.769 perle (420 kg), pari al 64% dei lotti proposti. Il prezzo medio per perla ha raggiunto 88,23 USD.
Gli acquirenti erano 105, con gli europei che hanno dominato le aste grazie a un euro forte. Le perle di grande dimensione e le barocche hanno particolarmente attirato l’interesse.
Tra le vendite più notevoli, una perla bianca di 16 mm con riflessi rosati (6,18 g) ha raggiunto il prezzo record di 4.137 USD al grammo. Più di 20 lotti di barocche hanno suscitato offerte molto combattute, tra cui il lotto n° 552, composto da nove barocche da 20 mm, venduto per 35.284 USD.
Vendita ROBERT WAN: prezzi in forte aumento
La 39ª Vendita all’Asta Robert Wan / Perle di Tahiti ha registrato un aumento significativo dei prezzi, con un fatturato di 3,89 M€ (5,94 M USD) per 124.633 perle (283,3 kg), pari a un prezzo medio di 31,04 € (47,67 USD) per perla.
Robert Wan si è dichiarato molto soddisfatto, sottolineando non solo la stabilità dei prezzi, ma anche un miglioramento generale della lucentezza, dei colori e delle dimensioni delle perle, in particolare nella categoria da 12 a 14 mm, più abbondante rispetto alle vendite precedenti.
Secondo Yoshihiro Shimuzi (Hosei Co. Ltd.), questo aumento dei prezzi è dovuto alla migliore qualità delle perle, alla maggiore presenza di perle di grandi dimensioni e a una selezione più rigorosa. Wong Yik Nin, presidente di Wong’s Diamond and Pearls Co. Ltd., stima l’aumento medio dei prezzi intorno al 10%. Il Giappone rimane il primo mercato mondiale, seguito dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna.
Vendita POE RAVA NUI: successo delle grandi dimensioni
Durante l’8ª Vendita all’Asta Poe Rava Nui (Tahiti), il 77% delle perle proposte ha trovato acquirenti per un importo totale di circa 3 M€ (4,6 M USD).
Le perle di grandi dimensioni, da 13 a 18 mm, hanno suscitato un forte interesse, in particolare da parte di acquirenti europei e americani, contribuendo al successo di questa vendita.