Le ultime notizie sulla coltivazione delle perle a Tahiti

Giovedì 26 Maggio 2011

Gli Atolli di Tuamotu-Gambier Puntano su Innovazione e Servizi di ProssimitĂ 


Questa missione segna la prima visita ufficiale dell’Amministratore ad Arutua e riflette la volontà di avvicinare i servizi dello Stato alle popolazioni locali.

La DRCL ha colto l’occasione per sperimentare un kit mobile per il rilascio dei passaporti biometrici. Grazie a questo strumento, quindici abitanti hanno potuto completare la propria pratica sul posto, evitando lunghi e costosi spostamenti verso Papeete.

Arutua si è distinta anche per aver ospitato, per la prima volta nei Tuamotu, la Giornata Difesa e Cittadinanza (JDC, ex-JAPD), in un formato partecipativo e moderno volto a coinvolgere maggiormente i giovani nella vita civica.

Il GSMA ha presentato i suoi programmi di formazione alla gioventù locale. Questo incontro ha rivelato un reale interesse, sebbene limitato da una persistente mancanza di conoscenza delle procedure amministrative necessarie per l’iscrizione.

In totale, circa quaranta giovani hanno potuto svolgere la loro JDC direttamente nel loro atollo, evitando così uno spostamento a Tahiti, in un’ottica di maggiore inclusione territoriale.

La delegazione ha visitato le infrastrutture comunali, i cantieri in corso e diverse fattorie perlifere. Questi scambi con i perlicoltori hanno messo in evidenza le difficoltà del settore, sottolineandone al contempo il ruolo centrale nell’economia locale.

Per far fronte alla crisi perlifera, gli atolli puntano sulla diversificazione. Ad Arutua è in fase di sviluppo un vivaio per la rigenerazione delle palme da cocco, mentre a Kaukura una piantagione di vaniglia biologica illustra gli sforzi di innovazione agricola.

Giovedì 12 Maggio 2011

La Perla Nera di Tahiti Si Concede una Scena di Prestigio in Place VendĂ´me


Dal 15 maggio al 5 giugno, la prestigiosa Place Vendôme ospiterà una collana gigante composta da perle di 3 metri di diametro, ognuna delle quali sosterrà una fotografia firmata Thierry Bouët.

Questa scenografia spettacolare rende omaggio a mezzo secolo di storia, dalle prime innesti sperimentali realizzati a Hikueru nel 1961 da Jean-Marie Domard. Ingrid Izquierdo, direttrice della Maison de la Perle, sottolinea l’importanza di ravvivare l’eredità della perla di coltura tahitiana e di riposizionarla come un prodotto d’eccezione sul mercato mondiale del lusso.

Vetrina mondiale dell’alta gioielleria, la Place Vendôme rappresenta un palcoscenico ideale per sedurre una clientela internazionale. Grandi nomi come Cartier e Mauboussin parteciperanno attivamente, mettendo in risalto la perla nera nelle loro vetrine per tutta la durata dell’esposizione.

Le opere di Thierry Bouët potrebbero successivamente viaggiare in tutto il mondo, con progetti di esposizione in Giappone, Italia, Monaco e Stati Uniti. Una strategia di diffusione culturale e commerciale pienamente assunta dalla Maison de la Perle.

L’inaugurazione ufficiale, prevista per il 18 maggio alle 18:30, si terrà alla presenza del ministro francese della Cultura, Frédéric Mitterrand. Un segnale forte per un’operazione dal costo di 22 milioni di franchi CFP, considerata dai suoi promotori come una leva di comunicazione fondamentale per il futuro del settore.

Tuttavia, questa grande prima orchestrata dalla Maison de la Perle, ente pubblico creato nel 2009, non fa l’unanimità. Diversi perlicoltori continuano a criticarne il costo e la reale utilità, nonostante l’impatto mediatico ricercato.

Giovedì 5 Maggio 2011

Tahiti-Faa’a: La Dogana Sequestra Oltre 43.000 Perle Durante Controlli Rafforzati


Al terminal domestico, passeggeri provenienti dagli arcipelaghi sono stati intercettati con 43.372 perle, per un peso totale di 81,843 kg. Questi carichi erano privi dei giustificativi di origine richiesti dalla normativa. Dopo la regolarizzazione, sono state applicate sanzioni transazionali nei confronti dei mittenti e dei destinatari coinvolti.

Al terminal internazionale, una passeggera in partenza per Los Angeles è stata fermata nella sala d’imbarco mentre trasportava nel bagaglio a mano 29 perle sciolte di grande valore. In assenza di dichiarazione e del documento ufficiale rilasciato dal servizio della perlicoltura, obbligatorio per ogni esportazione, le perle sono state sequestrate. La viaggiatrice dovrà pagare una transazione doganale e una penalità.

Queste operazioni dimostrano la vigilanza crescente delle autorità polinesiane nella regolazione del commercio delle perle. Esse contribuiscono attivamente alla difesa del marchio "Perla di Tahiti" e alla lotta contro i circuiti illegali, al fine di preservare la tracciabilità e il valore di questo prodotto strategico per l’esportazione.

Archivi