Mercoledì 30 Novembre 2011
Perlicoltura: Nel 2010 la Perla di Tahiti Subisce un Crollo Drammatico dei Prezzi
Il prezzo medio al grammo della perla di Tahiti è stato diviso per quattro in dieci anni, passando da 2 200 FCFP nel 2000 a soli 460 FCFP nel 2010. Un calo drastico accompagnato da una persistente sovrapproduzione, che accentua le difficoltà del settore.
Sovrapproduzione e assenza di risposta strutturale
Nonostante una rapida crescita dei volumi esportati, il fatturato generato dalla perlicoltura è diminuito del 33 % dal 2006. L’ISPF punta il dito contro la mancanza di reazione alle cause già ben identificate: qualità decrescente delle perle, eccesso di offerta e un rapporto di forza sfavorevole ai produttori durante le negoziazioni commerciali.
Fattori aggravanti ignorati
Dal 2006 i volumi esportati sono raddoppiati, creando un’offerta nettamente superiore alla domanda mondiale. La creazione della Maison de la Perle nel 2010 non ha ancora permesso di imprimere una dinamica promozionale sufficiente per fermare la continua svalutazione del prodotto emblematico del fenua.
Un crollo dei prezzi che si conferma
La caduta è evidente: nel 2007, il prezzo medio per perla era ancora di 2 200 FCFP. Da allora, si registra un calo ininterrotto, che segna il quinto anno consecutivo di diminuzione. Nel 2010, la situazione raggiunge un punto critico, mettendo a rischio la sostenibilità economica della filiera.
Di fronte a queste sfide, l’ISPF insiste sull’urgenza di mettere in atto misure correttive per ristabilire il valore della perla di Tahiti e garantire il futuro della perlicoltura polinesiana.

