Giovedì 29 Marzo 2012
Questo incontro mirava a fare il punto sulle vendite e sugli sforzi di promozione della perla di coltura di Tahiti in Giappone. Costituita nel 1993, la TPJ riunisce i principali acquirenti giapponesi di perle di Tahiti, rappresentando da sola il 77% del mercato nipponico. Tuttavia, dalla dissoluzione del GIE Perles de Tahiti nel 2009, nessun partenariato formale era stato stabilito con questa organizzazione fino a questa recente iniziativa.
Al termine della riunione, è stata firmata una partnership ufficiale tra M. Kazuya Okuda e Mme Hinano Teanotoga, direttrice della Maison de la Perle, per un importo complessivo di quasi 18 milioni XPF nel 2012. Questo nuovo accordo mira a garantire azioni di promozione regolari, durature e meglio gestite finanziariamente, con un’attenzione particolare al mercato giapponese.
Inoltre, la qualità delle perle è stata al centro delle discussioni. Il Ministro Temauri Foster ha ribadito ai partner giapponesi l’impegno del Paese attraverso rigorosi controlli effettuati dalla Direzione delle Risorse Marine, garantendo così la credibilità della perla di coltura di Tahiti sui mercati internazionali.
Martedì 20 Marzo 2012
L’evento è stato inaugurato dal Ministro delle Risorse Marine, Temauri Foster, affiancato dal Ministro Tauhiti Nena, alla presenza di diversi rappresentanti delle istituzioni, delle direzioni e degli enti del Paese.
Nel corso di tre giorni, saranno messe all’asta non meno di 625.345 perle di coltura di Tahiti, per un valore stimato di circa 600 milioni di XPF. Durante la prima giornata, 249.592 perle sono state offerte in vendita, attirando l’attenzione di 71 acquirenti locali e internazionali. Lunedì, altre 187.944 perle saranno proposte all’asta. La Direzione delle Risorse Marine ha contribuito attivamente al buon svolgimento dell’operazione, rispettando scrupolosamente le scadenze fissate.
Questa iniziativa segna il ritorno delle aste sul territorio, avviato già nel 2010 sotto l’impulso del Ministro Temauri Foster. La collaborazione tra la Maison de la Perle e i gruppi professionali sottolinea una nuova dinamica, volta alla promozione e alla valorizzazione dei tesori perliferi polinesiani.
Sabato 17 Marzo 2012
Questo evento riunisce 71 perlicoltori che presentano un impressionante totale di 625.345 perle, stimate a circa 600 milioni di franchi CFP. Pur non essendo aperto al pubblico, l’appuntamento attira acquirenti internazionali provenienti da vari paesi, tra cui Cina, Corea, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Thailandia e soprattutto Giappone, che rappresenta quasi il 50% dei partecipanti.
Per la prima volta, la Maison de la Perle si fa carico di una parte dei costi operativi, segnando così una nuova partnership strategica con il GIE e il Ministero delle Risorse Marine. Questo accordo testimonia la volontà comune di sviluppare la commercializzazione, la valorizzazione e la promozione delle perle di Tahiti.
I risultati delle aste saranno annunciati ogni sera sul sito del GIE Poe O Rikitea, e questo evento rappresenta solo l’inizio di una serie di vendite internazionali previste a Tahiti, con un’altra asta ad agosto 2012 e tre nel 2013. Queste iniziative mirano a commercializzare circa 2 milioni di perle l’anno prossimo, sottolineando un impegno deciso per lo sviluppo del settore perlicolo.
Venerdì 16 Marzo 2012
Accanto alla Direzione delle Risorse Marine, responsabile del controllo qualità all'esportazione, e alla Maison de la Perle, incaricata della promozione, Franck Testanière ha confermato la sua volontà di intensificare i controlli. Egli prevede di mettere in campo nuovi mezzi per individuare meglio le irregolarità , sanzionare i trasgressori e sostenere così gli esportatori rispettosi della normativa. Questa azione mira a proteggere un settore economico vitale per la Polinesia francese.
Il direttore delle dogane ha precisato che le operazioni di controllo non si limiteranno più all'aeroporto internazionale, ma si estenderanno all'intero territorio. Questo approccio, sostenuto dal ministro Foster, mira a garantire un rialzo dei prezzi e a rassicurare i mercati sulla qualità e sull'origine delle perle di Tahiti.
Durante l'incontro sono state sollevate anche preoccupazioni riguardanti l'importazione vietata di nuclei di tridacna e la frode legata all'uso di nuclei in plastica per l'innesto delle ostriche perlifere. Saranno attuate rapidamente misure per porre fine a queste pratiche dannose.
In vista della 3ª asta internazionale di perle a Tahiti, le autorità desiderano rafforzare la fiducia degli acquirenti e dei professionisti attraverso un controllo più rigoroso e trasparente.
Infine, oltre al settore perlifero, la pesca rimane una priorità governativa. Temauri Foster ha evocato la necessità di facilitare le esportazioni di prodotti della palangre, alleggerendo al contempo gli oneri amministrativi per gli operatori. In questa dinamica, la Direzione delle Risorse Marine rimarrà l'interlocutore privilegiato dei professionisti presso i servizi doganali.