Giovedì 21 Novembre 2013
La dissoluzione dell’Ente Pubblico a Carattere Industriale e Commerciale (EPIC) è prevista per il 30 novembre 2013.
Questa decisione comporta una ristrutturazione importante nel settore perlicolo, con la soppressione dell’ente incaricato della promozione e della protezione giuridica della perla.
Dei 12 dipendenti della Maison de la Perle, solo uno ha lo status di funzionario distaccato, mentre gli altri 11, assunti con contratti di diritto privato, saranno licenziati.
Questa notizia è stata confermata da Nuihau Laurey, vicepresidente del governo, che ha sottolineato come la chiusura rientri in un’ottica di "razionalizzazione dell’azione pubblica" e che l’utilità dell’ente non fosse più giustificata.
Secondo lui, gran parte delle attività della Maison de la Perle era già gestita dalla Direzione delle Risorse Marine.
Di fronte al mancato entusiasmo dei perlicoltori e alle riorganizzazioni interne, il governo ha deciso di riassegnare queste missioni alla Direzione, determinando così la chiusura dell’ente.
Fondata nel 2009, la Maison de la Perle aveva il compito di promuovere e proteggere la perla e i prodotti perliferi, oltre a gestire la selezione, la classificazione e la valutazione della produzione.
Questa chiusura segna una svolta nell’approccio istituzionale al settore, evidenziando le sfide che l’industria della perla di Tahiti deve affrontare.
Mercoledì 13 Novembre 2013
Durante la prima giornata, le vendite hanno generato oltre 110 milioni di Fcfp, mentre la seconda giornata ha raggiunto 171 milioni, ben oltre le stime che prevedevano 151 milioni. Gli acquirenti giapponesi hanno dominato l’evento, distinguendosi come principali compratori.
Oltre ai lotti tradizionali di perle, l’asta ha riservato una sorpresa speciale: la presentazione di una perla rara da 18,6 mm di un unico colore pistacchio.
Sebbene il proprietario non avesse previsto inizialmente di venderla, la determinazione di un collezionista privato ha convinto il perlicoltore.
La perla, proveniente dall’allevamento di Dominique Devaux nelle Isole Gambier, ha raggiunto il prezzo impressionante di 1 557 279 Fcfp.
L’acquirente giapponese, entusiasta dell’acquisto, prevede di trasformare questa perla in un’ambasciatrice per promuovere la perla polinesiana nei suoi viaggi internazionali.
In totale, sono stati proposti 265 lotti nei due giorni di asta, per una base d’asta complessiva di 151 846 500 Fcfp.
Nell’ultima giornata, dedicata alla liquidazione degli invenduti, solo 22 lotti sono rimasti disponibili.
Il fatturato globale ha raggiunto 171 938 548 Fcfp, con un incremento del 19,65 %.
Gli acquirenti provenienti da Europa, Asia e Polinesia hanno acquisito i lotti più pregiati, con il Giappone in testa (47 467 pezzi), seguito da Hong Kong, Polinesiani, Danesi e Francesi.
Oltre all’aspetto puramente commerciale, queste aste hanno ravvivato le speranze per il futuro dei perlicoltori polinesiani.
Dominique Devaux, organizzatore della vendita, ha inoltre annunciato l’avvio di un progetto di schiuditoio di nacre selezionate, in collaborazione con IFREMER e la Direzione delle Risorse Marine.
Questo progetto mira a migliorare la qualità delle perle coltivate e a rafforzare la posizione della perla polinesiana sul mercato globale.
La prossima asta, prevista per marzo 2014, si preannuncia già come un appuntamento imperdibile, consolidando il ruolo della perla nera polinesiana nel mondo della gioielleria di lusso.
Sabato 9 Novembre 2013
Questo "study tour" è specificamente dedicato alla scoperta della perla di coltura di Tahiti, con l’obiettivo di esplorare nuove opportunità per lo sviluppo della commercializzazione di questo prodotto emblematico.
Il Ministro delle Risorse Marine, Tearii Alpha, ha organizzato una riunione a Papeete giovedì, riunendo i membri della delegazione e i principali attori del settore.
L’obiettivo di questo incontro era discutere della situazione attuale dell’industria della gioielleria e mettere in luce le potenzialità del mercato cinese per la perla di Tahiti.
Le discussioni hanno inoltre affrontato le future azioni da intraprendere per promuovere la perla di coltura su questo mercato strategico.
Alla riunione hanno partecipato personalità di primo piano, tra cui Johnny Cheng, presidente della Tahitian Pearl Association Hong Kong, Ida Wong, direttrice della stessa organizzazione, e Dong Wu, Console della Cina a Tahiti.
Erano presenti anche rappresentanti dei professionisti del settore della perlicoltura, che hanno portato la loro esperienza e le loro prospettive sul mercato cinese.
La Tahitian Pearl Association Hong Kong, fondata nel 2007, svolge un ruolo essenziale nella promozione della perla di coltura di Tahiti in Cina e a Hong Kong.
Composta da circa 80 membri, tra commercianti e gioiellieri, l’associazione è attiva principalmente in Cina e a Hong Kong, due mercati chiave per il futuro della perla polinesiana.