Giovedì 12 Marzo 2015
Manihi : Capo alla Rinascita della Perlicoltura con l'Ifremer e un Impegno Rafforzato per la QualitĂ
Mireille Haoatai, tavana dell’isola, ha ribadito la sua priorità : ridare nuovo slancio all’industria perlifera locale.
Accogliendo una delegazione ministeriale, la sindaca ha tracciato un bilancio inequivocabile: la filiera perlifera ha subito un forte declino, in particolare a causa delle difficoltà legate alla gestione delle concessioni marittime. Oggi restano circa 1000 perlicoltori, contro i 4000 dell’apice dell’attività .
Per invertire questa tendenza, Mireille Haoatai punta su una strategia del “produrre meglio”, facendo leva sulla ricerca scientifica. Conta in particolare sull’esperienza dell’Ifremer per aiutare i perlicoltori a migliorare la qualità delle perle, “aiutando la natura” a offrire gemme più regolari e dai colori più brillanti.
Presente durante questa visita, la ministra dei Territori d’Oltremare, George Pau-Langevin, ha elogiato questo approccio e garantito il sostegno dello Stato alle ricerche dell’Ifremer. Ha inoltre sottolineato l’importanza di ridare prestigio all’immagine della perla polinesiana, proponendo di metterla in risalto al prossimo Salone dell’Agricoltura, una vetrina prestigiosa per conquistare il grande pubblico e rilanciare l’interesse per questo gioiello naturale.
Il presidente del Paese, Edouard Fritch, ha a sua volta insistito sulla necessità di riformare la filiera. Prendendo l’esempio dell’Australia, dove la perlicoltura è concentrata nelle mani di poche imprese che puntano sulla qualità e su una gestione rigorosa degli scarichi in mare, ha invitato gli attori polinesiani a ispirarsi a questo modello. Il Paese incoraggia un nuovo inizio basato sull’auto-controllo e sulla responsabilizzazione degli operatori, per garantire perle d’eccezione e un settore sostenibile.
A Manihi, culla della perla di coltura di Tahiti, si delinea la speranza di una rinascita, sostenuta dalla volontĂ politica, dalla ricerca scientifica e da un rinnovato impegno per la qualitĂ .
