Le ultime notizie sulla coltivazione delle perle a Tahiti

Mercoledì 18 Novembre 2015

Ristrutturazione del Settore Perlifero di Tahiti: Il Ministro Rohfritsch Svela la Sua Strategia


Questa iniziativa arriva mentre la sovrabbondanza di perle sul mercato mondiale continua a esercitare una forte pressione sui prezzi alla produzione.

Dopo una serie di consultazioni con i professionisti del settore e i sindaci dei comuni produttori, un progetto di legge del Paese sarà presentato all’Assemblea prima della fine dell’anno. Il ministro Rohfritsch ci illustra le sfide e le misure previste in questa intervista esclusiva.

Perché associare i sindaci alle discussioni per rilanciare il settore?
"È fondamentale avere un testo condiviso, e la partecipazione dei sindaci fin dall’inizio è essenziale per risollevare il prezzo della perla", spiega il ministro. "Attualmente, il prezzo della perla non mostra segni di aumento, ed è tempo di affrontare seriamente il problema. I sindaci, essendo sul posto, devono essere i custodi del territorio per garantire l’applicazione della regolamentazione."

È previsto un controllo più rigoroso della produzione?
"Infatti, è necessario un rafforzamento del controllo della produzione," conferma Rohfritsch. "Dobbiamo monitorare gli stock presso i negozianti e nei laghi perliferi. Tutti gli attori dovranno rispettare un quota di produzione."

Quali sono le leve economiche previste per rilanciare la perla?
Il ministro sottolinea che è "imperativo controllare l’offerta per far risalire il prezzo della perla." Aggiunge che "la determinazione dei livelli di qualità e la loro presentazione sui mercati internazionali, in collaborazione con i professionisti e i sindaci, è cruciale. Vogliamo semplificare le operazioni di esportazione controllando la produzione."

Quali sono i dati di produzione per quest’anno e il prossimo?
"La mancanza di visibilità sulla produzione è una preoccupazione importante. Per questo è necessario un controllo più stretto," indica Rohfritsch. "Attualmente abbiamo solo un’idea approssimativa della produzione, ma è essenziale ottenere informazioni più precise. La regolazione della produzione da parte del ministero della perlicoltura richiede una conoscenza approfondita di tutti gli aspetti del settore."

Quali saranno le conseguenze di un aumento del prezzo della perla?
"In caso di aumento del prezzo della perla, speriamo nella creazione di posti di lavoro e di ricchezza, soprattutto nelle isole," afferma con convinzione il ministro. "È cruciale riportare le popolazioni in queste isole, perché dopo il crollo del prezzo della perla, molti si sono trasferiti a Tahiti o hanno diversificato le loro attività. La perla è un tesoro francese, ed è imperativo ridarle il suo valore."

L’accento è posto sulla qualità più che sulla quantità?
"Sì, attualmente si discute di elementi come lo spessore dello strato di madreperla e dei criteri visivi," precisa Rohfritsch. "L’obiettivo è elevare il prodotto, responsabilizzare i professionisti e implementare un marchio di qualità sostenibile. Si sta anche considerando l’idea di una denominazione di origine geografica, come la perla di Rikitea."

Lunedì 9 Novembre 2015

La Perla di Tahiti di Fronte alle Sfide del Riscaldamento Climatico: Quali Soluzioni per il Futuro?


Questa industria emblematica, pilastro economico dell’arcipelago, si trova ad affrontare sfide ambientali di portata tale da compromettere la sua sostenibilità nel lungo termine.

La Pinctada margaritifera, l’ostrica perlifera che produce queste gemme ambite in tutto il mondo, mostra segni di vulnerabilità di fronte all’aumento delle temperature oceaniche. Una situazione che preoccupa sia le autorità che i produttori locali.

La posta in gioco è considerevole: ufficialmente, 1.300 persone lavorano direttamente nelle fattorie perlifere polinesiane. Ma secondo le stime, il settore potrebbe in realtà far vivere tra 5.000 e 8.000 persone, in particolare negli atolli più isolati dove le alternative economiche sono scarse. Nel 2014, i ricavi generati dalla perla rappresentavano il 69% delle esportazioni di beni della Polinesia Francese, pari a circa 73,7 milioni di euro.

Di fronte a questa minaccia, il governo polinesiano ha lanciato un ambizioso programma di ricerca e sviluppo, in collaborazione con il settore privato. Gli scienziati studiano attivamente le conseguenze del riscaldamento climatico sull’ostrica perlifera, con un obiettivo chiaro: trovare soluzioni per preservare questa risorsa vitale.

I risultati preliminari sono preoccupanti. Gli studi dimostrano che l’aumento della temperatura dell’acqua potrebbe perturbare gravemente il funzionamento fisiologico della Pinctada margaritifera. Test che simulano un riscaldamento di 2°C rivelano che le ostriche si trovano frequentemente esposte a temperature superiori al loro optimum biologico, il che influisce sul loro metabolismo e potenzialmente sulla qualità delle perle prodotte.

Diverse piste di adattamento sono attualmente oggetto di ricerca. Una di queste consisterebbe nello spostare progressivamente l’attività perlifera dalle Tuamotu verso l’arcipelago delle Australi, dove le acque sono naturalmente più fredde. Un’altra strategia privilegia lo studio di sotto-specie di ostriche perlifere presenti alle Marchesi, potenzialmente meglio adattate ad ambienti più caldi.

Nonostante queste sfide, il settore perlifero polinesiano resta determinato a preservare il suo know-how unico e questa risorsa che contribuisce alla fama internazionale dell’arcipelago. La capacità di adattamento di questa industria tradizionale ai cambiamenti climatici costituisce ormai una sfida cruciale per il futuro economico della Polinesia Francese.

Venerdì 6 Novembre 2015

Missione Commerciale Cinese in Polinesia: Alla Scoperta del Tesoro Nero di Tahiti


Questa iniziativa, organizzata congiuntamente dalla Tahitian Pearl Association of French Polynesia (TPAFP) e dal suo ufficio di Hong Kong, segna una tappa significativa nella conquista del mercato asiatico.

Durante il loro soggiorno, i negozianti e dettaglianti cinesi hanno partecipato a un programma immersivo: aste di perle, visite guidate a fattorie perlifere nell’arcipelago delle Tuamotu e scoperta delle varie sfaccettature di questa industria emblematica della Polinesia Francese.

"L'obiettivo principale di questa missione è introdurre in modo efficace la perla di Tahiti nel vasto mercato cinese, sviluppando al contempo nuove opportunità commerciali per i produttori locali," spiega un rappresentante della TPAFP.

Questa offensiva commerciale arriva in un momento cruciale per il settore perlifero polinesiano. Il governo locale, consapevole delle difficoltà affrontate dalla filiera, si è impegnato in una riorganizzazione profonda della produzione. Teva Rohfritsch, ministro della Ripresa Economica, ha avviato una serie di consultazioni con i professionisti e i sindaci delle comunità produttrici.

Queste discussioni dovrebbero sfociare in un progetto di legge del Paese volto a introdurre un controllo più rigoroso della produzione, una migliore regolazione delle scorte e l’istituzione di norme qualitative più severe. L'ambizione dichiarata è quella di stabilizzare i prezzi alla produzione e restituire splendore a questa industria, pilastro economico storico della Polinesia Francese.

La visita della delegazione cinese coincide anche con diverse aste organizzate a Tahiti, che mettono in risalto la diversità e l’eccellenza delle perle locali. Nonostante le sfide attuali – tra cui la pressione sui prezzi e una concorrenza internazionale sempre più agguerrita – il settore punta sull’eccezionale qualità e unicità della perla di Tahiti per rafforzare la sua posizione sui mercati globali, con un’attenzione particolare al potenziale considerevole del mercato cinese.

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