Le ultime notizie sulla coltivazione delle perle a Tahiti

Mercoledì 14 Dicembre 2016

Riforma della Perlicoltura a Tahiti: Un Progetto di Legge Adottato Dopo Accesi Dibattiti


Questa riforma ha suscitato accesi dibattiti tra i membri dell’assemblea, che hanno espresso opinioni contrastanti sull’impatto di questa legislazione per il settore della perlicoltura.

Le discussioni sono state principalmente dominate dal gruppo Rassemblement pour une majorité autonomiste (RMA), che ha sostenuto il progetto di legge. Charles Fong Loi, rappresentante del gruppo, ha salutato l’iniziativa, sottolineando che essa rispondeva alla crisi attuale del settore. Ha messo in evidenza l’importanza della protezione delle lagune e della creazione di comitati consultivi per responsabilizzare gli attori locali. Per lui, questa riforma rappresentava un passo essenziale per la sostenibilità della perlicoltura in Polinesia.

Al contrario, il gruppo Tahoera'a huiraatira ha espresso dubbi, sostenendo alcune disposizioni ma sollevando anche preoccupazioni. Monique Richeton, del partito arancione, ha in particolare criticato la soppressione del controllo sistematico delle perle, ritenendo che ciò potesse nuocere alla tracciabilità del prodotto e limitare la competitività del settore. Secondo lei, il governo sembrava voler restringere il commercio perlifero, un punto che è stato oggetto di intense discussioni.

Anche l’Autorità della concorrenza ha espresso riserve, evidenziando i rischi di distorsione della concorrenza che questo testo potrebbe generare. Tuttavia, il ministro dell’Economia blu, Teva Rohfritsch, ha difeso con vigore la riforma, sottolineando che essa mirava a regolare la produzione perlifera e allo stesso tempo a sostenere il settore nel suo insieme.

Dopo due ore di dibattiti, il progetto di legge è stato adottato con 29 voti a favore, 14 contrari e 10 astensioni. Sebbene siano state espresse delle riserve, la riforma della perlicoltura ha superato questa fase cruciale e aprirà la strada a una regolamentazione più rigorosa e trasparente del settore in Polinesia francese.

Martedì 13 Dicembre 2016

Riforma della Perlicoltura in Polinesia: Il Governo Precisa la Sua Posizione a Seguito delle Osservazioni dell'Autorità della Concorrenza


L'Autorità aveva segnalato potenziali distorsioni della concorrenza e formulato raccomandazioni riguardo alcune disposizioni del progetto di legge proposto dal Paese. Ecco un riassunto delle risposte del ministro sulle principali questioni affrontate.

Consultazione e Tempi

Il governo giustifica i tempi relativamente brevi con la necessità di presentare un progetto di legge completo per la consultazione. Sottolinea l'importanza di ottenere un ampio consenso tra professionisti ed eletti, rallegrandosi della rapida ricezione del parere dell'Autorità nonostante le ristrettezze temporali.

Obiettivi della Riforma

Il ministro ricorda che l'obiettivo principale della riforma è controllare la produzione e la valorizzazione della perla di Tahiti, preservando al contempo l'ambiente e adottando un approccio di sviluppo sostenibile. Sottolinea che la regolamentazione vigente non ha invertito il calo del valore delle perle e mette in evidenza il degrado delle lagune, invocando riforme necessarie per un futuro più responsabile.

Analisi della Concorrenza

Riguardo le preoccupazioni sollevate dall'Autorità in materia di distorsioni di concorrenza, il governo precisa che le nuove regolazioni pongono l'ecologia al centro delle priorità. I criteri per il rilascio delle autorizzazioni amministrative sono progettati per preservare le risorse naturali e le lagune, minimizzando al tempo stesso le distorsioni concorrenziali.

Inquadramento delle Professioni della Perlicoltura

Il ministro spiega che l'inquadramento proposto mira a professionalizzare il settore, garantendo la tracciabilità dei prodotti, senza imporre un controllo eccessivo delle transazioni commerciali. I livelli di requisito sono lasciati alla discrezione dei mercati e degli acquirenti, per garantire una gestione responsabile e trasparente.

Istituzione di Quote

Il governo esprime rammarico per la comunicazione insufficiente riguardo le regole di fissazione delle quote, che non è stata adeguatamente affrontata durante le audizioni dei tecnici. Precisa che il metodo utilizzato per calcolare tali quote si basa sulle superfici occupate e si applica in modo equo a tutte le aziende.

Revisione delle Regole di Qualità

Il governo sostiene la non fissazione nella legge della classificazione delle perle, ritenendo che questa flessibilità permetterà di rispondere meglio alle aspettative del mercato. Propone inoltre la creazione di un'etichettatura per i prodotti perliferi, al fine di riconoscere le specificità regionali e valorizzare maggiormente la produzione locale.

Nuova Governance

Per quanto riguarda la governance, il governo sottolinea che la composizione dei comitati sarà equa, garantendo la rappresentanza dei diversi attori del settore. Questi comitati, di natura consultiva, dovranno assicurare decisioni obiettive e trasparenti. Il Consiglio della Perlicoltura proporrà le quote, che saranno poi fissate con decreto dal Consiglio dei ministri.

Conclusione e Osservazioni sull'Autorità

Il governo ribadisce che la riforma non mira a rendere più pesante la regolamentazione, ma a rispondere alle nuove sfide legate alla gestione sostenibile delle risorse. Sottolinea la necessità di ristabilire un dialogo costruttivo tra gli attori del settore e propone la creazione di istanze locali per rafforzare questa comunicazione. Infine, il governo ritiene che l'Autorità della concorrenza abbia oltrepassato il proprio ruolo pronunciandosi su questioni di commercio internazionale e di qualità, ambiti che non rientrano nel suo campo di competenza.

Sabato 10 Dicembre 2016

L'Autorità della Concorrenza Critica la Riforma della Perlicoltura in Polinesia: Distorsioni di Concorrenza Sollevate


Nel suo comunicato, l'Autorità mette in evidenza diverse potenziali distorsioni della concorrenza e propone raccomandazioni per correggere questi punti. Il progetto di legge sarà esaminato questo martedì dai rappresentanti dell'Assemblea, che dovranno valutare le implicazioni di queste revisioni legislative per l'intero settore perlicolo.

I dibattiti in Assemblea si concentreranno sulle regolamentazioni riguardanti la produzione, la commercializzazione dei prodotti perliferi e madreperla, nonché sulle condizioni di accesso al settore. L'Autorità polinesiana della concorrenza, nella sua analisi, ha sottolineato la necessità di una consultazione più precoce, precisando che scambi preliminari avrebbero permesso uno studio più approfondito degli impatti concorrenziali del progetto. Ha particolarmente criticato alcune proposte della legge, tra cui la regolamentazione dell'accesso al mercato, le quote di produzione e le nuove condizioni di autorizzazione all'esercizio delle attività perlicole.

Tra le principali riserve sollevate, l'Autorità raccomanda di rivedere i dispositivi relativi ai limiti ecologici e di gestione, che ritiene favoriscano gli operatori già presenti, a scapito dei nuovi entranti sul mercato. Inoltre, la mancata trasmissione dei decreti attuativi è stata percepita come una grave mancanza, lasciando incerto l'impatto delle nuove regole sulla concorrenza.

La riforma della perlicoltura, un settore chiave dell'economia polinesiana, è oggetto di dibattiti intensi. L'esame del progetto di legge potrebbe portare a modifiche in funzione delle discussioni tra i vari attori politici ed economici. L'obiettivo resta quello di garantire un settore perlicolo competitivo rispondendo al contempo alle sfide ambientali ed economiche della Polinesia francese.

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