Venerdì 10 Novembre 2017
Forum della Perlicoltura: Sfide Attuali e Prospettive Future
Questo evento, che segna un momento chiave per la perlicoltura locale, si concentra su tre temi principali: la promozione della perla di coltura di Tahiti, la protezione dell’ambiente e il miglioramento delle tecniche di innesto.
Distribuito su due giorni, il forum ha permesso a vari intervenienti – produttori, decisori e scienziati – di condividere i propri punti di vista davanti a un pubblico appassionato. Gli scambi si sono articolati attorno a tre assi principali: la valorizzazione della perla di Tahiti, le strategie per una perlicoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente e le nuove tecniche di innesto destinate a migliorare la qualità delle perle.
Il ministro dello Sviluppo delle Risorse Primarie, Tearii Alpha, ha inaugurato il forum sottolineando l’importanza della strategia perlifera, invitando a una collaborazione concertata per raggiungere obiettivi comuni. Ha insistito sulla necessità di proteggere le lagune, condizione preliminare per instaurare una perlicoltura eco-responsabile. La strategia governativa si basa su una produzione di qualità , preservando al contempo gli ecosistemi, la diversità genetica e regolando gli schiuditoi, con un’organizzazione migliorata della commercializzazione e la creazione di un marchio di certificazione per questa iniziativa.
La questione della qualità delle perle è stata anch’essa al centro delle discussioni, in particolare la sorveglianza dei nuclei, elementi cruciali nella produzione. Tearii Alpha ha ricordato che la qualità delle perle è direttamente legata a quella dei nuclei utilizzati, un punto fondamentale per garantire la sostenibilità dell’industria.
Le esportazioni di perle hanno registrato un calo del 14,4% in volume e del 12,9% in valore nel 2016, secondo l’Institut d’Émission d’Outre-Mer (IEOM). Tuttavia, Tearii Alpha ha ridimensionato questi dati, sottolineando che, nonostante il calo, la perla di Tahiti resta la seconda risorsa di esportazione della Polinesia francese, rappresentando il 35% delle entrate da esportazione, subito dietro il turismo.
Infine, è stata evidenziata la legge del 2017 sulla regolamentazione delle attività perlifere e nacriere, che mira a migliorare la tracciabilità dei prodotti e a stabilire quote di produzione per ettaro. Questa legislazione mira a garantire una gestione più rigorosa del settore, dalla produzione all’esportazione, per assicurare una crescita sostenibile e duratura dell’industria perlifera.
