Le ultime notizie sulla coltivazione delle perle a Tahiti

Martedì 7 Aprile 2020

Teva Rohfritsch Risponde alle Critiche: Appello alla Solidarietà e Piano Post-Crisi per Rivitalizzare la Perlicoltura


Alcuni produttori lo accusano di contribuire al calo del prezzo della perla. In una dichiarazione ufficiale, Rohfritsch ha sottolineato che la priorità del governo era sostenere le famiglie in difficoltà durante la crisi sanitaria, proteggendo al contempo la liquidità delle imprese del settore perlicolo.

Ha ricordato che l’attuale situazione è eccezionale e richiede solidarietà da parte di tutti gli attori dell’industria, dai produttori ai negozianti, fino ai gioiellieri. Il vicepresidente ha inoltre precisato che lo sforzo collettivo è essenziale per superare questa crisi economica e sanitaria senza precedenti.

Rohfritsch ha poi annunciato che il governo sta preparando un piano d’azione post-crisi, che sarà presentato alla prossima riunione del Consiglio della perlicoltura. Questo piano mira a rafforzare l’industria alla fine della crisi, con misure per rilanciare i mercati internazionali e capitalizzare gli insegnamenti di questo periodo difficile.

Infine, il vicepresidente ha ribadito che tutte le opzioni sono allo studio per sostenere il settore perlicolo, a seconda dell’evoluzione della situazione. Il comunicato si conclude ricordando che solidarietà e cooperazione sono più che mai necessarie per garantire la resilienza dell’industria di fronte alle sfide attuali.

Venerdì 3 Aprile 2020

Allarme nell’Industria della Perla: Rischio di Crollo dei Prezzi a Causa dell’Esenzione Fiscale in Polinesia


Questa misura, adottata nell’ambito del piano di sostegno economico guidato dal vicepresidente Teva Rohfritsch, solleva tuttavia preoccupazioni tra gli attori internazionali del mercato.

Due associazioni di venditori di perle nere, con sede rispettivamente a Hong Kong e in Giappone, hanno espresso forti timori riguardo alle conseguenze potenziali di questa esenzione fiscale. Secondo loro, l’abolizione del DSPE potrebbe provocare un crollo dei prezzi delle perle sul mercato internazionale. Questa tassa all’esportazione, infatti, svolge un ruolo cruciale nel filtrare le perle di qualità inferiore e nel mantenere il prezzo medio a un livello stabile.

I presidenti della Tahitian Pearl Association Hong Kong e della Tahiti Pearl Promotion Society of Japan hanno pubblicato un comunicato mettendo in guardia il governo polinesiano. Sottolineano che la soppressione temporanea del DSPE potrebbe portare a una sovrapproduzione di perle di bassa qualità, destabilizzando l’equilibrio del mercato e causando una svalutazione del prezzo unitario.

Secondo le associazioni, questa misura rischia inoltre di danneggiare la credibilità del mercato della perla di Tahiti. I consumatori, motore essenziale del settore, potrebbero esitare ad acquistare perle la cui qualità e valore risultino percepiti come svalutati. Questo fenomeno porterebbe inevitabilmente a un calo delle vendite, minacciando la stabilità dell’industria nel lungo termine.

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