Le ultime notizie sulla coltivazione delle perle a Tahiti

Martedì 16 Febbraio 2021

Econacre: Verso una Seconda Vita per la Madreperla di Tahiti


L’idea? Valorizzare la madreperla oltre il suo uso perlifero e trasformarla in una vera e propria risorsa economica, portatrice di occupazione e di nuovi progetti.

Durante un laboratorio di restituzione, perlicoltori, artigiani, ricercatori, banchieri e promotori di progetti hanno discusso i risultati dello studio e le opportunità da cogliere. Oggi, infatti, i gusci e la carne delle ostriche perlifere restano sottoutilizzati, proprio mentre il mercato mondiale della perla nera conosce una nuova crescita.

Un tempo, il guscio di madreperla selvatica poteva raggiungere i 37 cm. Ma lo sviluppo intensivo della perlicoltura ha relegato la tradizionale “nacricoltura†in secondo piano, privando gli artigiani di materia prima di qualità.

Lo studio Econacre propone due scenari di sviluppo: Il primo punta sulle risorse e tecniche locali per generare rapidamente ricadute economiche, in particolare valorizzando i gusci derivanti dall’attività perlifera. Il secondo mira a una valorizzazione internazionale, con la creazione di filiere ad alto valore aggiunto.

Per Cédrik Lo, responsabile del progetto perlicoltura, è essenziale preservare i saperi artigianali adattando al contempo i progetti alle realtà locali. Un’ambizione che combina protezione delle lagune, creazione di posti di lavoro e trasmissione delle competenze nelle isole.

Tra le piste concrete individuate:
• il rafforzamento dell’allevamento e del condizionamento delle ostriche
• lo sviluppo dell’artigianato artistico
• la valorizzazione della filiera korori
• la diversificazione verso agricoltura, alimentazione animale e persino edilizia.

La Direzione delle Risorse Marine accompagna ora i promotori di progetto nel lancio di iniziative pilota. A titolo di confronto, quasi 1.700 tonnellate di gusci vuoti di Pinctada margaritifera sono state esportate nel 2018, generando un fatturato di 210 milioni di Fcfp.

È giunto il momento di trasformare questa risorsa trascurata in un vero motore di sviluppo sostenibile.

Giovedì 11 Febbraio 2021

Anuanurunga in Vendita: un Gioiello delle Tuamotu Cerca un Acquirente


L’agenzia immobiliare Thisse propone attualmente in vendita l’atollo di Anuanurunga, situato nel centro-ovest delle Tuamotu, tra Anuanuraro e Nukutepipi.

Questo piccolo lembo di terra isolato, che fa parte delle Isole del Duca di Gloucester insieme ad Anuanuraro, Nukutepipi e Herehetue, è messo sul mercato con la promessa di «pace e tranquillità nel Sud Pacifico». Il prezzo resta confidenziale.

Anuanurunga si trova vicino a siti emblematici: Anuanuraro, un tempo di proprietà dell’uomo d’affari Robert Wan, era stato acquistato dal Paese nel 2002; Nukutepipi, invece, appartiene dal 2007 a Guy Laliberté, fondatore del Cirque du Soleil.

Ricco di storia, l’atollo fu scoperto nel 1606 da una spedizione spagnola che battezzò l’arcipelago «Cuatro Coronas», cioè «le Quattro Corone». Oggi, per Anuanurunga si apre un nuovo capitolo — quello del suo futuro nelle mani di un nuovo proprietario.




Archivi