Giovedì 31 Marzo 2022
Operazione di Bonifica Ambientale condotta dalla Direzione delle Risorse Marine (DRM)
Obiettivi e Zone Target
L’iniziativa, lanciata nel 2021, riguarda le isole dove i rifiuti perliferi sono più presenti, tra cui: Apataki, Arutua, Ahe, Manihi, Takaroa, Takapoto, Aratika, Kaukura, Fakarava, Raiatea, Tahaa e Gambier.
Queste isole sono state scelte in base a due criteri principali:
La presenza di rifiuti storici derivanti dalle pratiche del passato,
La forte attivitĂ perlifera attuale, che genera un volume importante di rifiuti.
Tipologie di Rifiuti Raccolti
I rifiuti perliferi comprendono una varietĂ di materiali utilizzati nelle fattorie perlifere:
Corde,
Collettori,
Boe,
Reti di protezione, essenziali per la pratica della perlicoltura ma che, una volta usurati o abbandonati, possono danneggiare l’ambiente marino.
Metodologia di Raccolta e Rientro
Per garantire una gestione efficace di questi rifiuti, la DRM ha messo in atto un sistema di raccolta strutturato:
Sono stati forniti “big bags” ai perlicoltori, che hanno poi organizzato comitati di gestione locali in collaborazione con le associazioni del posto,
I comuni hanno fornito supporto tecnico e logistico per lo stoccaggio e la raccolta dei rifiuti fino ai moli,
Il governo ha assunto l’organizzazione del trasporto dei rifiuti verso Tahiti, dove sono trattati in centri autorizzati.
Bilancio e Proseguimento delle Operazioni
Tra novembre 2021 e marzo 2022, l’operazione ha permesso il rientro e il trattamento di 1.010 big bags, equivalenti a circa 1.000 m³ di rifiuti. Un lotto particolarmente importante, comprendente 574 big bags, è stato recentemente trasportato grazie alle navi Cobia 3 e Mareva Nui.
Gli sforzi di pulizia continueranno per tutto l’anno, con una fase 2 destinata alla pulizia delle lagune, oltre ai rifiuti già stoccati a terra. Questa operazione fa parte di un programma più ampio che mira a instaurare una gestione sostenibile ed ecologica dei rifiuti perliferi, per assicurare la protezione dell’ambiente marino e rafforzare l’immagine della Polinesia come attore responsabile nell’industria della perla.
Impatto Atteso
Questa iniziativa dovrebbe contribuire a:
Ridurre l’impronta ambientale della perlicoltura,
Migliorare la qualitĂ delle lagune, essenziali per la sopravvivenza delle ostriche perlifere,
Sensibilizzare i perlicoltori sull’importanza della gestione dei rifiuti nella loro attività ,
Rafforzare la cooperazione tra attori locali, autoritĂ e comunitĂ per una gestione condivisa e sostenibile delle risorse naturali.
Questa operazione si presenta quindi come un modello di bonifica ambientale e di collaborazione intersettoriale, con un impatto diretto sulla preservazione degli ecosistemi marini e dell’industria perlifera locale.




