Le ultime notizie sulla coltivazione delle perle a Tahiti

Martedì 13 Febbraio 2024

Ni Ni, il fascino del cinema cinese al servizio della perla di Tahiti


Durante tutta la promozione, la star è apparsa adornata di gioielli che mettevano in risalto le perle nere, in particolare quelle provenienti dalle lagune polinesiane. Che fosse nei talk show televisivi o sui suoi social network, il suo stile raffinato ha conquistato milioni di spettatori.

Secondo un commerciante polinesiano, questa esposizione mediatica, sebbene non sponsorizzata, ha avuto un impatto significativo sul mercato cinese, contribuendo fortemente alla ripresa spettacolare delle vendite di perle nel 2023.

Un boom senza precedenti delle esportazioni

L’anno 2023 ha segnato un punto di svolta per la perla di Tahiti. Le esportazioni hanno registrato un’impennata storica, raggiungendo i 16 miliardi di Fcfp, contro i 6 miliardi dell’anno precedente. Hong Kong si è affermata come principale porta d’ingresso verso il mercato asiatico. Questa crescita fulminea si spiega con una domanda estera in piena espansione, che riguarda sia le perle rotonde tradizionali sia i keishis.

La tendenza rialzista è iniziata nel giugno 2023, culminando in ottobre prima di un leggero rallentamento. I keishis, in particolare, hanno visto i loro prezzi salire alle stelle. Un tempo venduti tra 150 e 500 Fcfp al grammo, oggi alcuni superano i 3.000 Fcfp, spinti dalla loro rarità e dal loro aspetto unico.

La rinascita dei keishis

A lungo considerati marginali, i keishis tornano ora alla ribalta. La loro forma organica, irregolare e ricca di carattere seduce una clientela in cerca di originalità. Questa tendenza è rafforzata dall’interesse delle grandi maison di gioielleria, come Mikimoto, che integrano ormai i keishis nelle loro collezioni di alta gamma.

Di fronte a questo aumento dei prezzi, i gioiellieri adattano naturalmente i loro listini, senza però frenare l’entusiasmo del pubblico. Le creazioni con keishis si affermano come pezzi moderni, audaci e in sintonia con le nuove tendenze di mercato.

Prospettive da monitorare per il 2024

Se i risultati del 2023 portano una ventata di ottimismo, il 2024 si preannuncia più incerto. Il settore dovrà fare i conti con le mode altalenanti, le capacità produttive limitate dei keishis e l’eventuale saturazione del mercato. Resta da vedere se l’effetto Ni Ni continuerà nel tempo o se rappresenterà un picco isolato nella storia recente della perla di Tahiti.




Domenica 11 Febbraio 2024

Molluscan Eye: quando le ostriche diventano sentinelle delle lagune


Lo scorso gennaio, l’azienda ha fatto parlare di sé al CES di Las Vegas con la sua soluzione innovativa di monitoraggio ambientale.

Il principio è semplice: dotare le ostriche perlifere di sensori intelligenti in grado di misurare in tempo reale la qualità dell’acqua. Questi sistemi sono attualmente dispiegati nelle Tuamotu, in particolare sugli atolli di Takaroa e Takapoto, ma anche in altre regioni del mondo, dall’Artico alla Nuova Caledonia.

Jean-Charles Massabuau, cofondatore della startup, spiega: «Si sospende una gabbia contenente ostriche nella laguna. Una prima scheda elettronica raccoglie le reazioni dei molluschi, e una seconda trasmette i dati tramite rete mobile.» Queste informazioni, analizzate in Francia metropolitana, permettono un monitoraggio a distanza e continuo degli ecosistemi, molto più efficace dei metodi tradizionali.

La tecnologia di Molluscan Eye conquista per la sua semplicità e utilità. «Ciò che ha colpito al CES è che offriamo uno strumento che risponde a un vero bisogno. E la cosa più sorprendente è che alcuni scoprono solo ora che l’acqua può essere inquinata!», confida Jean-Charles Massabuau.

Utilizzando le ostriche come bioindicatori, Molluscan Eye apre la strada a una nuova forma di sorveglianza ambientale, più precisa, più reattiva — e forse vitale per il futuro delle lagune polinesiane.

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